VELOX AD IMPETUM

Attuale Comandante
Col. Leo Ferrante
Sede Caserta

STORIA DEL 8° REGGIMENTO BERSAGLIERI

L’8° Reggimento viene costituito il 1° gennaio 1871, con quattro battaglioni, tutti provenienti dal 3° Reggimento, dei quali assomma le gloriose tradizioni e le relative ricompense alla Bandiera di Guerra.

Fornisce personale per la campagna d’Eritrea (1895-96), per il Contingente Internazionale a Candia (Creta 1897-98) e per il Corpo Internazionale in Cina (1900-1901).

Impegnato nel 1908 in soccorso alle popolazioni di Calabria e Sicilia, tra il 1911 e il 1912 prende parte alla guerra Italo-Turca e partecipa alla Grande Guerra battendosi nel Cadore e poi sul Piave. Coinvolto con un battaglione nella controversa esperienza fiumana, dal 1924 al 1936 opera come Reggimento Ciclisti.

Inquadrato nel 1937 nella Brigata Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta” passa nel ’38 nella II Brigata Corazzata che dal 1° febbraio 1939 si trasforma in 132^ Divisione Corazzata “Ariete”, con la quale, nel 1939 partecipa all’occupazione dell’Albania.

Condivide il ciclo operativo della Divisione in Africa Settentrionale ed esce quasi distrutto dalla battaglia di El Alamein nel 1942.

Riordinato con battaglioni di altri Reggimenti Bersaglieri, è assegnato alla Divisione Corazzata “Giovani Fascisti”, con la quale si batte in Tunisia.

Per il tributo di sangue la Bandiera del Reggimento merita due Medaglie d’Oro al Valor Militare. Sciolto il 13 maggio del ’43, si ricostituisce il 15 luglio a Verona dove, il 9 settembre cessa di esistere.

Successivamente, si ricostituisce il 15 settembre del 1949 inquadrato nella ricostituita Divisione Ariete.

Nel 1975 il Reggimento si scioglie dando vita al Comando 8^ Brigata Meccanizzata “Garibaldi” ed ai suoi battaglioni: il 3° Bersaglieri “Cernaia” che conserva la Bandiera e le tradizioni dell’8°, l’11° Bersaglieri “Caprera”, il 26° Bersaglieri “Castelfidardo”, il 7° Carri “Di Dio”.

Dal 30 giugno 1991, in conseguenza del trasferimento della Brigata in meridione, il 8° Bersaglieri prende sede in Caserta.

Nell’ambito del riordinamento della Forza Armata, dal 26 giugno 1993 il battaglione è inquadrato nell’8° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce in Caserta.

Stemma Araldico

SCUDO: d’azzurro alla banda nebulosa d’argento, accostata a sinistra da un silfio reciso d’oro,

alla campagna di rosso alla croce d’argento (Novara); il tutto abbassato al capo d’oro.

CORONA TURRITA.

ORNAMENTI:

(1) Lista bifida: d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto “VELOX AD IMPETUM”.

(2) Onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l’insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa.

(3) Nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

 

Sintesi della blasonatura

Lo scudo pieno con lo smalto azzurro (simbolo di amor di patria e di lealtà) è espressione della gloria militare conseguita dal reggimento su tutti i campi di battaglia ove lo stesso è stato chiamato a combattere.

La “banda nebulosa” ricorda l’appartenenza dell’8° alla Divisione Corazzata “Ariete” in quanto la “banda”, in passato, è stata inserita negli stemmi di reparti della stessa grande unità.

La presenza del reggimento in Africa Settentrionale nel corso del secondo conflitto mondiale è sottolineata dal silfio di Cirenaica.

L’arme di Novara nella punta dello scudo (argento e rosso colori che coincidono con quelli del vecchio Piemonte) ricorda la battaglia combattuta nel 1848 alla quale parteciparono con valore i battaglioni confluiti poi nell’8° alla sua costituzione.

Il capo d’oro simboleggia le due massime ricompense al V.M. concesse al reggimento.

Decorazioni alla Bandiera di Guerra dell’8° Reggimento

 

  Croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia
Decreto 5 giugno 1920:

Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia.

Guerra 1915-18.

  Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1947:

Strumento di guerra, nel quale agilità e potenza sono contemperate e fuse, animi e corpi protesi in ferreo blocco al sacrificio ed alla gloria, in circa due anni di guerra sanguinosa in territorio desertico ha dato prove fulgidissime di eroico valore. In continuo contatto con il nemico più forte ed implacabile ha opposto alla maggiore forza il coraggio, all’implacabilità la fermezza stoica e ne ha avuto, in ogni confronto, schiacciante ragione. Mai arrestato dal piombo avversario nelle sue marce vittoriose ha sempre saputo, opponendo le sue armi ed i suoi petti, stroncare inesorabilmente le iniziative del nemico. Il sangue generoso dei suoi Ufficiali, Sottufficiali, Bersaglieri, continuatori eroici di una tradizione che non ha macchia, ha irrorato e fecondato le sabbie del deserto: ElMechili, Tobruk, Passo Halfaja, Sollum, Capuzzo, BirEl Gobi, Dakar ElAslagh, nomi legati alle glorie della Patria, sono le tappe gloriose del reggimento, due volte sacrificatosi nell’estremo olocausto, due volte risorto nel nome dei suoi eroici figli caduti. Lo stesso nemico, ha espresso la stupita ammirazione per i fanti piumati del reggimento, espressione purissima delle virtù guerriere dell’italica stirpe.

Africa Settentrionale, aprile 1941-settembre 1942.

  Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 28 luglio 1950:

Dopo aver data all’azione comune eccezionale contributo di fede e di sangue, in sette giorni di titaniche gesta, respingeva le preponderanti forze avversarie e manteneva le proprie posizioni oltre i limiti delle possibilità umane.

Battaglia del Mareth (Tunisia) marzo-aprile 1943.

  Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito
Decreto 14 maggio 1999:

Reggimento inquadrato nel contingente ITALFOR nell’ambito dell’operazione multinazionale Joint Endeavour in Bosnia Erzegovina, operava fin dall’inizio della missione e per oltre cinque mesi con indefettibile impegno, straordinaria capacità ed ammirevole spirito di sacrificio per assicurare il buon esito dell’operazione, in un contesto di generalizzato pericolo di degrado della situazione tra le fazioni in lotta, reso ancor più difficile dalle proibitive condizioni climatiche. Con il generoso slancio tipico della specialità, i bersaglieri dell’8º reggimento superavano ogni difficoltà e, agendo con costante equilibrio, senso di responsabilità ma anche con giusta determinazione, imponevano ai contendenti il rispetto degli accordi internazionali, meritando sul campo la fiducia di tutte le fazioni. Il modo di operare dell’8º reggimento nel settore di responsabilità non solo consentiva la piena applicazione del piano di pace ma contribuiva in misura notevole al graduale ritorno a normali condizioni di vita della popolazione locale, grazie al senso di sicurezza che i soldati italiani sapevano infondere con la loro presenza vigile e qualificata. Nella gestione delle delicate attività nel distretto di Vogoska- primo quartiere di Sarajevo interessato al trasferimento di autorità tra le opposte fazioni- come nella scorta ai convogli umanitari lungo l’insidioso corridoio di Goradze o come ancora in occasione dell’esodo di circa seimila Serbi verso la Repubblica Serba di Bosnia, o nella tutela di vite umane e di infrastrutture e in tutte le altre innumerevoli circostanze che li hanno visti impegnati, i soldati di ogni ordine e grado dell’8º reggimento davano prova di indiscusse capacità, grande spirito di abnegazione ed eccezionale sensibilità umana, cogliendo risultati di altissimo pregio, ampiamente riconosciuti tanto in ambito internazionale quanto dalle popolazioni locali. Chiaro esempio di elevatissima professionalità, costante saldezza morale e sicuro valore militare, che esalta il prestigio dell’Esercito italiano e della Patria.

Bosnia Erzegovina, 18 dicembre 1995- 22 maggio 1996.

  Medaglia d’Argento al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920:

Sulle ardue vette del Cadore, in sanguinosi combattimenti, fu esempio di forza e di saldezza. Nella mirabile difesa del Piave, con il fulgido ardimento e gravi sacrifici di sangue, sbarrò il passo all’imbaldanzito nemico. Avanguardia di una Divisione speciale di bersaglieri, nella suprema battaglia della riscossa, irruppe impetuosamente oltre il Piave, offrendo all’ultima ora della lotta, alla radiosa Vittoria della Patria, il fiore dei suoi ardenti bersaglieri.

4 novembre 1918.

  Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito
Decreto 4 gennaio 1978:

Interveniva tempestivamente con uomini e con mezzi nelle zone del Friuli devastate dal violento terremoto, prodigandosi per più giorni in una instancabile e generosa opera di soccorso alla popolazione duramente colpita. Affrontava, con alto senso del dovere e con spirito di solidarietà umana incombenti pericoli per il ripetersi delle scosse telluriche, contribuendo a ridurre le conseguenze del disastroso evento. L’aiuto offerto con tenacia e fraterna generosità riscuoteva riconoscenza ed apprezzamento, con riflessi nell’affermazione del prestigio dell’Esercito.

Friuli, 6 maggio 1976-30 aprile 1977.

  Medaglia d’Argento al Valor Civile
Decreto 18 maggio 1964:

Temprato ad ogni arditezza e sacrificio, l’8º reggimento bersaglieri, in nobile e fraterna gara con altri reggimenti dell’Esercito, ha scritto, nel soccorrere, tra insidie e disagi innumeri, le popolazioni colpite dal disastro del Vajont, fulgide pagine di generoso altruismo e di eroica abnegazione.

Longarone 10-15 ottobre 1963.

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 13 luglio 1849:

Per essersi distinta alla battaglia di Novara – 23 marzo 1849 (alla 9ª compagnia del III battaglione).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 13 luglio 1849: Per essersi distinta alla battaglia di Novara – 23 marzo 1849 (al V battaglione).
  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 luglio 1859:

Pel modo distinto con cui perdurò nel combattimento, per cui ebbe un terzo del suo effettivo messo fuori combattimento – Madonna della Scoperta, 24 maggio 1859 (alla 9ª compagnia del III battaglione)»

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 15 aprile 1915:

Per la bella condotta tenuta dal reggimento, nei combattimenti di Mergheb, 28 ottobre 1911 e 27 febbraio 1912, di Lebda (Sidi Barcù), Libia – 2 maggio 1912.

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 5 giugno 1920:

In rincalzo all’XI battaglione bersaglieri ciclisti, mantenne con incrollabile valore, nella notte dal 20 al 21 luglio 1915, la conquistata posizione di Monte San Michele. Il mattino del 21, con energici contrattacchi e gravi sacrifici di sangue, permise alle truppe impegnate e minacciate d’accerchiamento, di ripiegare ordinatamente dalla posizione.

Monte San Michele – 21 luglio 1915 (all’VIII battaglione).

  Medaglia d’Argento di Benemerenza
Decreto 5 giugno 1910:

Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia, abnegazione nel portare soccorso alle popolazioni funestate dal terremoto Calabro-Siculo. Calabria-Sicilia 1908