ICTU IMPETUQUE PRIMUS

Attuale Comandante
Col. Francesco Ferrara
Sede Cosenza

STORIA DEL 1° REGGIMENTO BERSAGLIERI

Il 16 aprile 1861 viene costituito il Comando dei Bersaglieri del 1° Corpo d’Armata dal quale dipendono sei battaglioni che avevano preso parte alla Prima Guerra d’Indipendenza (1848-1849), alla Seconda Guerra d’Indipendenza (1859) ed alla Guerra di Crimea (1855-1856).
Questa Unità dal 31 dicembre del 1861 prende il nome di l° Reggimento Bersaglieri e partecipa alla Terza Guerra d’Indipendenza (1866) ed alla Campagna di Eritrea (1887-88, 1895-96).
All’inizio del XX secolo prende parte alla Guerra italo-turca (1911-12) ed alla Prima Guerra Mondiale.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale combatte in Albania e nella Francia Meridionale, per essere poi sciolto l’8 settembre del 1943.
Ricostituito il 1° gennaio 1953, passa in forza alla Divisione Corazzata “Pozzuolo del Friuli”, poi alla Divisione di Fanteria “Granatieri di Sardegna”, quindi alla Divisione Corazzata “Centauro”. Ridotto a battaglione, il 31 ottobre 1976 assume la denominazione di 1° Battaglione Bersaglieri “La Marmora”.
Il 18 settembre 1995 si ricostituisce in reggimento, inquadrato nella Brigata Meccanizzata “Granatieri di Sardegna”.
Fortemente ridotto nel personale, viene virtualmente sciolto nel 2000 e la Bandiera di Guerra consegnata in custodia al Comandante della “Granatieri di Sardegna”.
Il 22 febbraio viene ricostituito in Cosenza, per cambio denominazione del preesistente 18° Reggimento Bersaglieri.

Stemma Araldico

SCUDO: Inquartato. Nel primo di cielo al palo partito di rosso (2) e di nero (1) alternati, caricato dell’elmo di Scanderbeg d’oro affiancato da due stelle (5) d’argento. Nel secondo d’azzurro al toro furioso d’oro cornato d’argento. (Torino). Nel terzo inquartato: nel 1° e 4° d’argento alla croce di rosso, col capo d’Angiò; nel 2° e 3° d’azzurro al motto “Libertas” in lettere d’oro, posto in banda (Bologna). Nel quarto campo di cielo alla quercia nodrita sulla pianura erbosa; il tutto al naturale: il tronco accostato alle sigle O.C. di nero (Civitavecchia). Il tutto abbassato al capo d’oro col quartier franco inquartato: nel 1° di rosso alla croce d’argento; nel 2° troncato: a) d’oro all’aquila spiegata di nero, coronata, rostrata e membrata del campo; b) ritroncato: sopra, fasciato di nero e d’argento, sotto, di rosso pieno; nel 3° troncato: sopra, d’argento all’aquila spiegata di nero, coronata rostrata e piotata d’oro; sotto, campo di cielo alla campagna erbosa ed alberata al cervo che si abbevera ad una fonte, presso una quercia; il tutto al naturale; nel 4°, di rosso al castello merlato alla ghibellina, torricellato di uno, a destra d’argento, murato di nero, finestrate di tre, 1-2 del campo (Prov. Pavia).

CORONA TURRITA.

ORNAMENTI:

(1) Lista bifida: d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto “ICTU IMPETUQUE PRIMUS”.

(2) Onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l’insegna pendente al centro del nastro con i colori della stessa.

(3) Nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

Sintesi della blasonatura

1° quarto: è dedicato alla gloria militare conseguita dal rgt. nel corso della seconda guerra mondiale in Albania (richiamata con i colori rosso nero e con l’elmo dell’eroe nazionale) sul cui fronte il 1° ha meritato due M.A.V.M. rappresentate dalle due stelle sul fondo cielo.

2° quarto: arme di Torino, per il legame territoriale con la città ove ha avuto sede la 1ª compagnia del I° battaglione, matrice della Specialità.

3° quarto: arme di Bologna, per il legame territoriale con la città ove furono costituiti i battaglioni carri inquadrati nel secondo dopoguerra nel reggimento, dal 1958 al 1975.

4° quarto: arme di Civitavecchia, città nella quale il reggimento ha preso sede nel 1958.

Il capo d’oro simboleggia la massima ricompensa al V.M. concessa al reggimento. Nel quartier franco è l’arme della provincia di Pavia, nella cui giurisdizione si è svolta la battaglia di Palestro ove il VII° battaglione meritò la M.O.V.M.

Decorazioni alla Bandiera di Guerra del 1° Reggimento

  

Croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia

Decreto 5 giugno 1920:

Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia.
Guerra 1915-18.

Croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia

Decreto 3 ottobre 2008:

Reggimento Bersaglieri di grande capacità operativa, agiva in territorio iracheno per sette mesi di intensa attività. In un contesto difficile ed altamente rischioso, tutto il personale dell’unità dava mirabile prova di coraggio, valore, spirito di sacrificio e profondo attaccamento al dovere. Al termine della missione, nelle delicate e rischiose fasi del ripiegamento del dispositivo militare italiano dalla provincia di Dhi QAR, evidenziava altissimi livelli di efficienza e prontezza operativa. Unità dell’Esercito che, operando nel solco della Tradizione e dei valori del corpo dei Bersaglieri ha elevato il prestigio e l’immagine delle Forze Armate Italiane nel contesto internazionale. An Nassiryah, IRAQ – 15 giugno 1º dicembre 2006.

 

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Decreto 19 giugno 1859:

Per la bella condotta tenuta alla presa e battaglia di Palestro.

Palestro, 30-31 maggio 1859.

 

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Decreto 27 ottobre 1950:

Animato dall’orgoglio delle gloriose tradizioni di cui sono intessuti più che cento anni della sua storia luminosa, attinse, nel travaglio di una dura campagna oltremare, nuove vette di sacrificio e di ardimento nel segno delle sue altissime virtù guerriere. In asperrimi combattimenti, sostenuti con assoluta inferiorità di mezzi, i petti gagliardi dei suoi Bersaglieri contrastarono il passo al nemico con indomita fermezza, arginandone la furiosa offensiva nella zona del lago di Ocrida. Il 9 dicembre 1940, malgrado che la sua efficienza fosse gravemente intaccata dall’ininterrotta permanenza in linea e dai cruenti sacrifici sopportati, si avventava con disperato ardimento contro preponderanti forze che erano riuscite ad affermarsi, dopo violentissima lotta, sul monte Kalase. Con impeto irresistibile annientava le baldanzose masse avversarie in furiosi combattimenti all’arma bianca, catturando prigionieri, armi, e munizioni e piantando la bandiera della Patria sulle posizioni insanguinate. Le teneva poi incrollabilmente contro ogni ritorno offensivo, assicurando in tal modo il saldo possesso di quel cardine essenziale dell’intero schieramento delle nostre truppe sul fronte italo-greco. Campagna Italo Greca 1940 -1941, Monte Kalase 29 novembre 1940 – 28 febbraio 1941.

 

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Decreto 27 ottobre 1950:

Il 1° Bersaglieri, temprato da lunghi mesi di aspra lotta sul fronte greco-albanese che ne aveva assottigliato le file senza scalfirne l’animo, veniva chiamato a concorrere alla difesa dell’Alto Scutarino, su cui incombeva la minaccia nemica. In sette giorni di dura battaglia, malgrado l’esiguità delle forze di fronte alla strapotenza nemica, ne fronteggiava con indomito valore i furibondi attacchi stroncandoli sanguinosamente e impedendo che il proposito ambiziosamente conclamato di raggiungere alle spalle le truppe italiane impegnate alle frontiere greche si attuasse. Nella susseguente fase offensiva le sue Unità travolgevano il nemico, riallacciandolo oltre la frontiera, superavano di sorpresa sbarramenti fortificati e si incuneavano nelle masse avversarie in ritirata, portando, primi fra le Unità italiane, il Tricolore della Patria a Ragusa. Magnifica Unità guerriera, crede e rinnovatrice di una tradizione di eroismo e di gloria, nata nelle prime battaglie del Risorgimento nazionale e affermata nel corso di tutte le guerre combattute dall’Esercito italiano. Donava nuovo apporto di sacrificio e di sangue alla gloria del Corpo. Alto Scutarino Bonzaj Ragusa 6 – 17 aprile 1941.

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 10 maggio 1848:

Per essersi distinta nel fatto d’armi presso Verona.

6 maggio 1848 (alla 1^ compagnia del I battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 27 giugno 1848:

Per essersi distinta nel glorioso fatto d’armi sotto il monte Baldo.

18 giugno 1848 (1^ compagnia Volontari Studenti battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 15 agosto 1848:

Per avere combattuto con grande valore sulle alture di Rivoli, S. Giustina, Sona e Volta dal giorno 22 al 25 luglio 1848 (alla 1^ compagnia del I battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 13 luglio 1849:

Perché, in unione alla 4^ compagnia, effettuò l’ardito colpo di mano che rese padrona di Genova la Regia truppa. 5 aprile 1849 (alla 1^ compagnia del II battaglione).

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 19   giugno 1859:

Per la bella condotta tenuta alla presa e battaglia di Palestro – 30-31 maggio 1859 (al VII battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 3 ottobre 1860:

Per essersi lodevolmente comportata nell’attacco della Rocca di Spoleto – 17 settembre 1860 (alla 9^ compagnia XXXV battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 27 maggio 1859

Per essersi distinto al passaggio della Sesia (21 maggio 1859) e nelle operazioni successive su Palestro e Borgo Vercelli (22-25 maggio 1859).
Per dimostrazione sulla riva destra del Po e ricognizione sulla sinistra  e presso il confluente della Sesia 21-25 maggio1859 (al VII battaglione).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 1 giugno 1861:

Per la sua bella condotta durante l’intera campagna 1860-1861 (al VII battaglione).

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 16 giugno 1860

Per l’ordine con cui prima assaliva il nemico, eseguiva il primo attacco alla baionetta  e copriva la marcia della Brigata Aosta e per la lodevole condotta tenuta durante il combattimento. Ebbe un terzo del suo effettivo fuori combattimento, contribuendo assai alla riuscita dell’azione sebbene mandato nel mattino da monte Rughi alla Rivoltella e dalla Rivoltella ritornato per S.Polo, Lonato e Desenzano 24 giugno 1859 (al 1 battaglione).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 1 giugno 1861:

Per essersi distinto nelle operazioni contro gli insorti negli Abruzzi nel 1861 (al IX battaglione).

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Decreto 5 giugno 1920:

Già ricco di onori militari per la condotta tenuta nei giorni in cui Treviso e Venezia furono salvate dal più puro e ostinato eroismo (giugno 1918), nell’ora della riscossa (26 ottobre 1918) balzò fremente al di là del Piave e si slancio con magnifico impeto, contro le formidabili posizioni avversarie, ampliando, con successivi attacchi e con ardita manovra la testa di ponte inizialmente aperta dall’avanguardia della Divisione. Di fronte a fieri e reiterati contrattacchi nemici, resi ancora più gravi dall’isolamento oltre il fiume, resistette con eroica fermezza e generoso tributo di sangue. Ripresa l’avanzata in seguito al passaggio dei corpi laterali, si slanciò sui nuovi obbiettivi, sviluppando, con luminoso ardimento, ulteriori e definitive manovre su Vittorio Veneto. Piave, giugno – ottobre 1918 (al VII battaglione).