… E VINCERE BISOGNA

Attuale Comandante
Col. Michelangelo Genchi
Sede Trapani

 

STORIA DEL 6° REGGIMENTO BERSAGLIERI

Il 16 aprile 1861 a Capua con i Battaglioni dal XXVIII al XXXIII, amplia i suoi ranghi fino a contare otto battaglioni e, nel dicembre 1865, cambia numerazione in 4° Reggimento Bersaglieri.

Si ricostituisce il 1° gennaio 1871 ad Ancona con quattro battaglioni veterani delle Campagne per l’Indipedenza, il VI, il XIII, il XIX ed il XXI, tutti provenienti dal 1° Reggimento.

Perso di forza il XXI, rinumerati in I, II e III gli altri battaglioni, concorre alla formazione di Reparti inquadrati nelle Campagne di Eritrea.

Impegnato con oltre mille uomini in Libia nel 1911-12, affronta la Grande Guerra con le fila completate da un battaglione ciclisti.

In linea nel ’15 nella Conca di Plezzo, sul Carso nel ’16, sull’Isonzo, il Vodice e la Bainsizza nel ’17, il reggimento chiude la Prima Guerra Mondiale sul Sasso Rosso nel 1918.

Riordinato nel 1923 in “Reggimento Ciclisti”, mantiene in vita il VI e il XIII Battaglione.

Impiegato al completo nella Guerra di Spagna, nella Seconda Guerra Mondiale il reggimento opera in Jugoslavia, Bosnia e Croazia, quindi, con la “Principe Amedeo duca d’Aosta”, parte nel 1942 per il fronte russo.

Rientrato in Italia con due Medaglie d’Oro alla Bandiera, il 1° luglio 1943 diviene 6° Reggimento Bersaglieri Motorizzato.

Si scioglie l’8 settembre 1943.

Il 1° ottobre 1969 si ricostituisce il VI Battaglione Bersaglieri inquadrato nel 22° Reggimento Fanteria Corazzata “Cremona”.

Sciolto il reggimento per effetto della ristrutturazione del 1975, il battaglione, con sede in Torino, assume la denominazione di 6° Battaglione Bersaglieri “Palestro”.

Nell’ambito della ristrutturazione del 1985 viene posto in posizione “Quadro” e quindi soppresso il 31 maggio 1991.

Il 16 settembre 1992, si ricostituisce in Bologna il 6° Reggimento Bersaglieri sul VI Battaglione “Palestro” per trasformazione del preesistente 10° Battaglione “Bezzecca”.

Progressivamente ridotto nei Quadri alla sede di Bologna, si ricostituisce nella sede di Trapani il 15 aprile 2005 per ridenominazione del preesistente 12° Reggimento Bersaglieri.

Il 4 novembre 2017, sul Sagrato dell’Altare della Patria, il Presidente della Repubblica ha appuntato sulla Bandiera del reggimento l’Ordine Militare d’Italia per il suo impegno nelle operazioni di supporto alla pace e soccorso umanitario in Kosovo, Libano, Afghanistan e per il presidio della diga di Mosul in Iraq.

Stemma Araldico

SCUDO: partito d’argento e d’azzurro, il primo alla torre di S. Martino al naturale; il secondo alla fascia d’argento caricata da una stella d’azzurro ed accompagnata in capo da due sciabole d’oro in decusse (Custoza) ed in punta da un fiume in fascia ondato d’argento. Il tutto abbassato ad un capo d’oro al quartier franco d’azzurro caricato del tridente bizantino d’Ucraina d’oro

CORONA TURRITA.

ORNAMENTI:

(1) Lista bifida: d’oro, svolazzante, collocata sotto la punta dello scudo, incurvata con la concavità rivolta verso l’alto, riportante il motto “… E VINCERE BISOGNA”.

(2) Onorificenza: accollata alla punta dello scudo con l’insegna pendente al centro del nastro coni colori della stessa.

(3) Nastri rappresentativi delle ricompense al Valore: annodati nella parte centrale non visibile della corona turrita, scendenti svolazzanti in sbarra ed in banda dal punto predetto, passando dietro la parte superiore dello scudo.

Sintesi della blasonatura

Nella prima partizione con lo smalto d’argento (simbolo della concordia e della purità) è rappresentata la torre di San Martino, località teatro della battaglia combattuta nel 1859 (riferimento alla M.B.V.M. concessa al VI battaglione nella seconda guerra d’indipendenza).

La seconda partizione comprende in alto il ricordo della M.B.V.M. conseguita a Custoza, al centro la stella azzurra dedicata ai fatti di Aspromonte, in basso il “fiume ondato” simbolo di tutti i fiumi sacri al ricordo dei bersaglieri: Cernaia, Isonzo, Piave, Don. Lo smalto d’azzurro è simbolo di valor militare, quello d’argento di sacrificio.

Il capo d’oro simboleggia le due massime ricompense al V.M. concesse al rgt. per il comportamento tenuto in Russia nel corso del secondo conflitto mondiale, come evidenziato dal tridente d’Ucraina riportato nel quartier franco.

Decorazioni alla Bandiera di Guerra del 6° Reggimento

  Croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia
Decreto il 5 giugno 1920:

Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell’aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace, domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d’Italia.Guerra 1915-18.

  Croce di cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia
Conferita con D.P.R il 26 luglio 2017:

Nel solco della più fulgida tradizione dei reparti bersaglieri dell’Esercito Italiano, il reggimento dava reiterate prove di ammirevole coraggio, considerata perizia e grande senso di responsabilità, partecipando a numerose operazioni di supporto alla pace e soccorso umanitario sotto l’egida Nato e Onu. In particolare, nel corso della missione in Iraq, primi a essere schierati a presidio della diga di Mosul, obiettivo di rilevanza strategica, ai margini del confine del territorio controllato dal sedicente stato islamico, i bersaglieri del 6°, all’insegna di un immutato spirito di sacrificio e di un’assoluta dedizione, fronteggiavano, in critiche condizioni tattiche e ambientali, le minacce alla sicurezza, con ardimento e sprezzo del pericolo, dando prova di audacia ed altissimo senso del dovere. Ammirevole esempio di unità che, erede di una specialità indissolubilmente legata ai momenti più importanti della storia della nazione, dava lustro alla Forza Armata e all’Italia nel contesto internazionale.

Kosovo, Libano, Afghanistan, Iraq, 2006 – 2017.

  Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1948:

Salda e forte unità di guerra, già temprata in mesi di aspra lotta su altro fronte, si prodigava nella dura campagna di Russia con lo stesso ardore e la stessa fede che formarono la sua gloria nelle precedenti guerre d’Italia. Balzato dalla linea difensiva aspramente contesa, ma sempre inviolata, all’audace offensiva, si impossessava con sanguinosa battaglia del centro fortificato di Iwanowka, aprendo il passo alla conquista del ricco bacino minerario di KrasnijLutsch. Passato, con rapida, leggendaria marcia, dal Donez al Don, dava il suo pronto e decisivo contributo alla battaglia per la conquista di una munitissima testa di ponte nemica, annientando il nemico annidato in un settore particolarmente difficile ed insidioso. Chiamato in altro settore, dove minacciose masse russe erano riuscite a passare sulla destra del Don, con eroici contrattacchi e con tenacissima resistenza arrestava definitivamente l’avversario, rendendo vani ripetuti sfondamenti fatti dal nemico con mezzi e forze assolutamente preponderanti.
Fronte Russo. (Orlowo – Iwanowka – BokowoAntrazit – Bobrowski – quota 224 – Jagodnyj – quota 208) febbraio-settembre 1942.

  Medaglia d’Oro al Valor Militare
Decreto 26 maggio 1956:

Magnifico Reggimento Bersaglieri durante la campagna in Russia già duramente provato e copertosi di gloria, stremato nelle sue file, ma non domo, compì atti prodigiosi nella tormentata manovra di ripiegamento delle truppe dell’A.R.MI.R. segnando, dal Don al Dnieper, con copioso sangue le tappe di una lotta epica. in nobile gara di eroismo e di sacrificio con altre truppe: avanguardia arditissima in cruenti puntate controffensive, temeraria ed implacabile retroguardia, in durissimi combattimenti di arresto contrastò passo a passo il procedere baldanzoso di forti colonne corazzate nemiche, rompendone più volte l’accerchiamento con mezzi ed armi di gran lunga inferiori in numero ed efficacia. Sorretto da una disperata volontà di resistenza, benché sopraffatto dalle travolgenti forze avversarie, dopo aver perduto circa il 70% dei suoi effettivi chiuse combattendo per ultimo, sulle sponde del Dnieper, il tragico ciclo operativo, ammirato dagli alleati a fianco dei quali validamente si batteva, tenendo ovunque alto il nome dei soldati d’Italia e sempre fedele alle nobili tradizioni del Corpo”.

Fronte russo, fiume Don, fiume Dnieper, 17 dicembre 1942 – 20 febbraio 1943.

  Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito
Decreto 17 marzo 1995:

Inquadrato nelle forze del contingente italiano impegnato in Somalia per le operazioni di soccorso e protezioni alla popolazione, nonostante le oggettive difficoltà ambientali, si prodigava con totale dedizione ed elevata professionalità nella delicatissima e pericolosa missione. Operando in condizioni estreme di sicurezza, i suoi uomini hanno sempre confermato sia in attività di controllo del territorio, sia in azioni di rastrellamento per la ricerca d’armi sia in operazioni anti banditismo e/o scorte a convogli umanitari, sia infine durante le fasi di abbandono delle posizioni di BeletWein e Bulo Burti, elevate capacità operative, altissimo senso del dovere e coraggio non comune. Più volte coinvolte in conflitti a fuoco, le sue unità reagivano sempre con efficacia, dimostrando in ogni circostanza la capacità di discriminare e graduare le reazioni del proprio personale evitando così inutili spargimenti di sangue. La fierezza, l’orgoglio e la certezza di portare vitale soccorso umanitario ad una popolazione disperata e la necessità di ridare ordine ad un paese martoriato dalla guerra civile sono state le motivazioni che hanno contraddistinto l’operato. Chiarissimo esempio di soldato che ha dato lustro all’Esercito Italiano, facendogli riscuotere unanime ammirazioni dalle Forze Armate Internazionali impiegate in Somalia.

Somalia 30 novembre 1993 – 24 febbraio 1994

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 27 maggio 1859:

Per essersi distinto al passaggio della Sesia e nelle operazioni successive su Palestro e Borgo Vercelli.

21 mag. 1859, 22- 25 mag. 1859 (Al VI Btg.).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 30 settembre 1862:

Perché diede prova di valore e di sagacia militare (fatto d’arme di Aspromonte). Settembre 1862 (al VI Btg.).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 6 dicembre 1866:

Per la valorosa ed intrepida condotta tenuta al fatto d’armi di Custoza.

24 giugno 1866 (al XIII Btg.).

  Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 29 ottobre 1922:

Sotto violento fuoco attraversava l’Isonzo, irrompendo nelle trincee nemiche ed in quattro giornate di aspra lotta validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria. Malgrado le forti perdite subite, manteneva tenacemente le posizioni conquistate, resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici. Si distinse per slancio e ardimento nella riconquista di un’importante posizione. Bainsizza 16-20 agosto 1917.