Una mattinata particolare

Veramente una mattinata particolare quella vissuta dagli alunni di terza della scuola secondaria di primogrado “Indro Montanelli” di Boffalora Ticino. Due classi, per un totale di 53 alunni, hanno incontratol’Associazione Nazionale Bersaglieri della provincia di Milano.
Gli alunni in questi due mesi sono stati preparati sulla storia dell’unità d’Italia dai moti insurrezionali del1820 – 21 fino alla prima guerra mondiale. Hanno studiato l’evoluzione del tricolore dal 1797 all’attualevessillo della Repubblica. Hanno poi imparato l’inno di Mameli anche nei suoi riferimenti storici piùcomplessi. Infine, in classe, hanno visitato i siti, nazionale e provinciale, dei bersaglieri per conoscerne lastoria, i simboli e le tradizioni.
Venerdì 24 una delegazione provinciale è venuta a scuola per presentare le attività che svolgono.
Anzitutto abbiamo fatto l’alzabandiera cantando l’inno alla presenza anche delle altre classi. Poi abbiamovisto gli oggetti portati, libri, pubblicazioni varie, manifesti, cartoline, gagliardetti e soprattutto tre veri miti che caratterizzano l’arma: la bicicletta il fez e il cappello piumato.
Il cuore della mattinata è stato gestito dal Gen. Antonio Pennino che ha illustrato ai ragazzi, con ampio utilizzo di immagini e video, gli elementi storici principali che hanno visto protagonista il corpo, l’etica e la morale dei bersaglieri ed in particolare gli interventi civili ed umanitari che l’arma ha effettuato in Italia e nel mondo. Proprio questo è il nucleo educativo fondamentale della mattinata. I ragazzi hanno compreso il valore e l’importanza dell’impegno e della preparazione dei bersaglieri, assieme agli altri corpi, nel favorire la pace, la collaborazione ed il benessere della popolazione in casi di catastrofi naturali o belliche.
Un momento particolarmente toccante quando un’alunna ha suonato alla tromba il silenzio con gli altricompagni in piedi.
Una vera e propria mattinata di educazione civica che, attraverso l’esempio dei bersaglieri, possa stimolare all’impegno per una convivenza attiva, civile e responsabile in chi sarà adulto tra pochi anni.
Un’esperienza vivida, formativa e, a tratti, emozionante che merita di essere ripetuta in altre scuole e altre sedi.
Tutta la scuola esprime la sua profonda riconoscenza al generale Pennino, ai membri dell’associazione provinciale presenti e all’intero corpo dei bersaglieri con l’augurio di poter ripetere in futuro la bella esperienza.
Prof. Calcaterra Pierluigi