SALUTO DI FINE MANDATO

Carissimi Bersaglieri, Benemeriti e Simpatizzanti,
oggi il Congresso Nazionale a sancire la fine del presente mandato.
Un mandato che ha avuto la triste disavventura di dover vivere la pandemia che ne ha provocato anche il prolungamento fino quasi a quattro anni. Un mandato che io ho vissuto con il grande orgoglio di essere il Presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri. Il Presidente di una grande Associazione, il Presidente di 25.000 persone dedite con entusiasmo e vitalità a tenere sempre vivi ideali che sono da sempre nel mio cuore dal momento in cui dissi a mio padre che volevo intraprendere la vita militare: l’Amor di Patria, la Dedizione alla Bandiera, l’Orgoglio di essere Bersagliere. E con tale convincimento ho vissuto questo mandato al servizio dell’Associazione. Anche, e soprattutto, questo periodo di pandemia.
Certamente la pandemia ha provocato per lungo tempo la quasi totale stasi delle attività associative quali i raduni che sono l’emblema della nostra associazione e che hanno subito un forte ridimensionamento sia dal punto di vista numerico, dato che eravamo abituati a svolgere quasi 150 manifestazioni all’anno, ed anche qualitativo. Nel senso che non abbiamo più assistito a grandi adunate bersaglieresche ma a piccole cerimonie laddove, peraltro, le limitazioni antipandemiche lo consentivano.
Vorrei subito puntualizzare che non per questo le citate manifestazioni abbiano avuto meno valore, anzi tutt’altro. Esse infatti hanno dimostrato che l’Associazione era comunque viva ed era sempre pronta ad afferrare ogni più piccola occasione per riportare al vento le piume bersaglieresche.
Inoltre cari Bersaglieri, Benemeriti e Simpatizzanti, voglio evidenziare che se non sono stati i raduni a portare in strada le schiere bersaglieresche lo ha fatto la generosità che li contraddistingue, infatti quelle strade spesso deserte a causa delle restrizioni antipandemiche, sono state percorse e ripercorse dai Bersaglieri della Protezione Civile e dai Bersaglieri delle Sezioni che hanno dato tutte le loro energie per alleviare le sofferenze dei cittadini più fragili e deboli e per contribuire al funzionamento delle organizzazioni di soccorso attuate dalle Amministrazioni Locali tese anch’esse a fronteggiare la pandemia.
Senza contare che, pur con mille impedimenti, le nostre fanfare non si sono mai arrese e hanno studiato mille modi per sentirsi sempre un’unica entità e hanno contribuito con le loro musiche a portare un po’ di gioia e serenità nelle nostre case attraverso i video che li ritraevano mentre suonavano, idealmente insieme, sulle piattaforme informatiche.
Quanto sopra per quanto attiene alle attività associative di rappresentanza ma l’Associazione in questo periodo ha comunque vissuto la normale propria vita amministrativa e quindi gli Organismi Direttivi ai vari livelli, dalla Sezione alla Provincia e alla Regione non hanno rallentato le proprie attività, anzi approfittando della forzata permanenza dei Dirigenti nelle proprie abitazioni, hanno curato e sbrigato pratiche amministrative che in periodo di attività esterne vengono un po’ “dimenticate”. Questo fino agli Organismi di Vertice quali il Consiglio Nazionale, la Giunta Esecutiva Nazionale e la Presidenza Nazionale che hanno molto operato tramite video riunioni.
Non dobbiamo comunque dimenticare che la pandemia ci ha sorpreso quando una parte del mandato era già trascorso e molte attività “bersaglieresche” erano state svolte.
Non dobbiamo infatti dimenticare che in quel fatidico 29 febbraio 2020 quando arrivò la ferale notizia della zona rossa a Codogno e Vo Euganeo, il Consiglio Nazionale era in piena riunione a Roma per la normale trattazione delle attività associazionistiche.
Tutti noi, in quel momento eravamo intenti a parlare del Raduno Nazionale di Roma e di importanti attività amministrative fra le quali ricordo le riunioni dei Presidenti Provinciali in atto e l’organizzazione della Protezione civile che stava proseguendo. Stavamo affrontando le problematiche derivanti dall’introduzione di norme relative alla “Privacy” e stavamo facendo la conoscenza con quelle relative al III Settore. Eravamo ancora pieni di entusiasmo per aver partecipato a due grandi raduni: nel 2018 quello di San Dona’ di Piave con la sua unicità rappresentata dal Ponte sul Piave e quello del 2019 svoltosi a Matera in quel momento Capitale Mondiale della Cultura. E avevamo assistito e partecipato alle altre centinaia di manifestazioni fra le quali quelle bellissime di Goito, Porta Pia e Montelungo.
La stessa Presidenza Nazionale era stata fino a quel momento, molto impegnata in attività esterne, aveva, infatti, da poco terminato le riunioni con le Sezioni svolte nel 2018 ed aveva iniziato, come già ricordato, le visite ai Presidenti Provinciali interrotte alla fine del 2019 alle prime avvisaglie pandemiche.
Quindi razionalmente ritengo che si possa affermare che il mandato di questa Presidenza Nazionale, nel periodo senza pandemia è stato molto proficuo e durante il suo sviluppo le schiere bersaglieresche, come loro solo sanno fare, hanno svolto i compiti istituzionali con grande ardore e spirito bersaglieresco e generosità.
Oggi purtroppo quei momenti sembrano lontanissimi nel tempo perché soffocati dalle restrizioni che non consentono di esternare la nostra vitalità e la nostra voglia di sorridere e cantare.
Eppure sono attività che hanno caratterizzato il triennio di questo mandato e non dobbiamo dimenticarlo.
Inoltre, dobbiamo considerare che stiamo sconfiggendo il nostro temibile avversario e che a breve potremo invadere nuovamente le strade d’Italia.
Nel mio cuore sento che questo termine di mandato con le elezione per le cariche di vertice segnerà anche la fine di questa dannosissima stasi e la ripresa anche se graduale delle nostre attività associative di rappresentanza.
Questa Presidenza Nazionale che ha guidato l’Associazione anche in questo buio periodo è pronta a portare avanti il fitto programma sia operativo sia amministrativo per consentire a tutta l’Associazione di riprendere di slancio la corsa dopo averla segnata per più di un anno e mezzo.
Lo faremo in maniera assordante, iniziando dal Raduno di Roma, per proseguire con le celebrazioni per l’anniversario del Milite Ignoto fino al raduno di Cuneo 2022 che ci sta aspettando da qui a soli otto mesi.

Carissimi Bersaglieri, Benemeriti e Simpatizzanti, termino affermando che personalmente non mi piace parlare di rinascita o cose del genere perché ritengo che, per quanto ho già detto, l’Associazione anche in questo periodo pandemico è sempre stata viva e attiva e pertanto vi chiamo a raccolta e, con la mia personale speranza di essere ancora io a guidarvi verso i citati obiettivi, vi invito a gridare con me: “lunga e viva vita all’Associazione Nazionale Bersaglieri!!”.

Il vostro Presidente Nazionale.