C’è un filo rosso che unisce i nostri caduti a tutti i militari in servizio: credere nel giuramento prestato ed essere sempre pronti a sacrificare la propria vita per la Patria.Oggi, nella “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, istituita con la legge 12 novembre 2009, n. 162, il mio pensiero è rivolto a tutti i genitori, alle mogli, ai figli, che convivono con il dolore insanabile della perdita di un congiunto.I nostri caduti militari e civili nelle missioni di pace sono testimonianza di estremo coraggio e senso del dovere. Le Forze armate sono simbolo di coesione nazionale e importante strumento di cooperazione e politica internazionale per stabilizzare le aree più critiche del pianeta e garantire maggiore sicurezza e pace.In questo giorno celebriamo anche il 17° anniversario dell’attentato di Nassiriya, avvenuto il 12 novembre 2003, nel quale morirono 19 italiani: dodici Carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili. Resterà sempre vivo il ricordo del loro sacrificio.Dedicare tutta la vita per la difesa della Patria è un immenso sacrificio, ma anche testimonianza di profondo amore per la nazione, dedizione e coraggio. Tutti i ragazzi che si trovano occupati nelle missioni all’estero ci insegnano cosa significa onorare il Paese.Un grazie di cuore a loro, a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno, silenziosamente, garantiscono la sicurezza di noi tutti lontano da casa, nei teatri internazionali.