6 luglio – Giornata mondiale del Bacio

Una delle ricerche statistiche legate al periodo del lockdown regalatoci dal Covid19, ha messo in luce che una delle imposizioni più difficili da sopportare è stata l’impossibilità dei contatti fisici, degli abbracci e la privazione dei baci.Questa semplice e forse ovvia constatazione, cade a ridosso di una ricorrenza che nata, a Londra, capitale delle mode e delle nuove tendenze nel 1990, è divenuta un rito celebrato in tutto il mondo.La prima impressione può far credere si tratti di una delle tante manifestazioni dell’effimero, delle banali , trovate del consumismo imperante del nostro tempo.In realtà, a pensarci bene, celebrare il bacio, può consentire qualche riflessione su quella che è, senza dubbio, una delle più importanti espressioni del sentimento, dell’amore e della passione, elementi fondamentali della nostra esistenza.Dall’antichità ad oggi il bacio è stato cantato dai poeti come Virgilio, Catullo. “Dammi mille baci, poi cento, ancora mille” Cantò il poeta di Sirmione alla sua Lesbia. Dante, Shakespeare, Neruda hanno detto del bacio parole immortali.Ricordiamo il bacio degli amanti Paolo e Francesca, Giulietta e Romeo, Tristano e Isotta.Nella pittura dell’800 Francesco Hayez ha lasciato un quadro capolavoro, simbolo estremo del Romanticismo: “Il bacio. Quel quadro, insieme a quel omonimo di di Gustav Klimt, esprime il senso di quello che il bacio rappresenta nella vita dell’uomo. Canova e Rodin nella scultura lo hanno detto con Amore e Psiche e Paolo e Francesca, gruppi marmorei di incomparabile bellezza. Ma anche il Cinema, e questo ci sembra una nota quasi superflua, ha fatto del bacio un elemento irrinunciabile di comunicazione e di appeal. Ricordiamo quello, forse più famoso della Storia del cinema, tra Burt Lancaster e Deborah Kerr nel film “Da qui all’eternità” e quello mitico di “Via col Vento di Rossella O’Hara e Rhett BtutlerMa cos’è il Bacio? Cyrano di Bergerac se la cavò brillantemente definendolo, come tutti sanno, “un apostrofo rosa tra le parole t’amo”. Siamo seri: un bacio è molto di più di un apostrofo. E’ semmai un accento, un punto esclamativo o una lunga serie di puntini sospensivi, qualcuno, come Byron, lo definì addirittura il Sentiero del Paradiso . Forse Byron esagerava. Non vè dubbio però che il bacio è un evento che cambia qualcosa nella vita di una persona anzi di due persone, siano esse due amanti, una madre e un figlio, un soldato e la bandiera che bacia. Una molteplice gamma di sentimenti sottende il bacio: l’amore, la tenerezza, il desiderio, la passione e persino il tradimento.Il bacio, in tutte le epoche e in tutte le culture, è dopo il linguaggio e insieme al sorriso, l’elemento che distingue il bipede uomo, unico essere a poter esprimere l’eterno dei sentimenti come appunto l’amore, il dolore, la pietà.E come dimenticare il bacio, colto dall’obiettivo di Alfred Eisenstaedt a Times Square a New York tra il marinaio in divisa bianca e una bella, sconosciuta, nel giorno del V-J Day, nel 1945.In conclusione partecipiamo anche noi al World Kiss Day, che celebra questo semplice, universale e forse misterioso gesto, che sempre,pur tacendo dice tutto, e ci consente , come afferma Neruda, di afferrare qualche istante d’immortalità.