Bersagliere o …Carneade, chi era costui?

Ogni tanto si presenta la ne­cessità o la curiosità di consultare il dizionario della lingua italiana, altre volte l’enciclopedia ed è sempre motivo di interessanti scoperte; perché allora non proporre alcune …curiosità e come l’olimpo bersaglieresco è stato trattato e cosa ci è stato riservato?

CARNEADE: Persona ignota o poco nota. Dal nome di un filosofo greco di Cirene. Il Manzoni lo ricorda quando   Don Abbondio nei Promessi Sposi pronunzia  : Carneade, chi era costui?      

BERSAGLIERE: Soldato addestrato al tiro e all’azione veloce, appartenente al Corpo dei Bersaglieri, specialità della fanteria italiana istituita nel 1836.  In genere scelto fra i giovani fisicamente meglio dotati per robustezza, agilità  e resistenza; adde­strato al movimento celere ed all’azione rapida condotta di slancio e  col  massimo  ardimento;  sua  normale andatura è il passo di corsa ». Quindi ne deriva:

ALLA BERSAGLIERA : in modo sbrigativo senza curarsi degli eventuali pericoli; in modo particolarmente veloce ed energico.

BERSAGLIERESCO: aggettivo da Bersagliere; sbrigativo, veloce, spavaldo, vds.  Piglio bersaglieresco.

Tutto ciò, possiamo affermare, corrisponde alla nostra aspettativa; ci inorgoglisce come ogni cosa bella a nostro riguardo, quando ci viene detta da altri.

BERSAGLIERISMO: Non vi è  traccia di quest’altro deriva­to, per noi molto usato. Vocabolo di creazione …cremisi per indi­care tutto ciò che ci concerne e ci compete. Aggiungiamo:  bersaglierismo è la nostra attività, i nostri traguardi. Si potrebbe definire in antitesi con l’immobilismo.

Tralasciamo i diminutivi o accrescitivi sottintesi come: bersaglierino, bersaglierone, bersaglierescamente, bersaglieristico e forse altri ancora che ora sfuggono.

Non sfuggono invece due nuovi derivati appresi recentemente e che pertanto vengono proposti perché comparsi in un quotidiano che riferiva nella cronaca locale come …il giorno prima si era svolto a…un simpatico ed effervescente raduno alla presenza dei vertici di tutta la  bersaglieria …locale e nazionale. Quindi:

BERSAGLIERIA: é di nuovo conio a quanto risulta e così come è stato espresso, potrebbe risultare simpatico, comunque non dispregiativo. Fa ricordare altre armi c corpi, Cavalleria, Fanteria, eccetera, senza per ciò compro mettersi. Si potrebbe dire di bersaglieria, che è un termine accettabile se seguito da un buon aggettivo

In altra occasione, ma questa volta non riportato per iscritto, è giunta all’orecchio, pronunciata da una simpatica signora: « è stata una bella bersaglierata! » che ha provocato un’animata  disquisizione con la sottolineatura di alcuni esempi pratici:

  • è stata una bella bersaglierata,
  • proprio una bersaglierata,
  • che bersaglierata!
  • una bersaglierata?!
  • via, si è trattato di una bersaglieratura

Per concludere, secondo i punti di vista ma soprattutto secondo l’intonazione,  il termine può trasformarsi da provocatorio ad elegiaco, a seconda dei casi e delle circostanze.

  •  BERSAGLIERATA: anche questo è di nuovo conio e lo riportiamo con piacere visto che è di genere e di origine femminile. Ci auguriamo soltanto che sia usato sempre al meglio e che terminando di leggere questo pateracchio, a qualcuno non gli scappi detto del modo peggiore.

ALTER, da un articolo di Enzo Lauro

About Alfredo Terrone 9 Articoli
Colonnello dei Bersaglieri in congedo assoluto, è nato a Bari il 14 agosto 1930. Dopo aver militato nel I Battaglione del 1° Reggimento Bersaglieri in Roma e successivamente nel 182° Reggimento Fanteria Corazzato “Garibaldi” in Sacile, ha prestato servizio quale Istruttore Militare di Educazione fisica nella Scuola di Fanteria di Cesano e poi nel Comando NATO della Forza Mobile terrestre di A.C.E. in Heidelberg, Germania; in seguito presso lo Stato Maggiore dell’Esercito, ha diretto per 22 anni la Biblioteca interna dell’Ufficio. È autore del volume "Le cinquecentine" della Biblioteca Militare Centrale, di un saggio "Appunti per una storia del rancio e dell’alimentazione militare" apparso in Memorie Storiche Militari - 1982 e del volume redatto con il concorso di Alfonso Bartolini "I Militari nella Guerra Partigiana in Italia 1943 - 1945", edito nel 1998 dallo SME Ufficio Storico nonché di numerosi altri saggi, articoli e recensioni apparse su varie riviste specializzate fra le quali “Rivista Militare” ,“il Quadrante”, “UNUCI“ e “Patria Indipendente” . Nel 1999 è stato eletto Presidente della Sezione ANB “Andrea Baldi” di Roma e dopo aver collaborato per diversi anni al periodico “Fiamma Cremisi, edito dalla Presidenza Nazionale, ne ha diretto per oltre due lustri la stesura e la Direzione e inoltre ha provveduto alla Redazione dell’annuale Calendario Associativo.