Tutti eroi! o il Piave o tutti accoppati.

Da Fiamma Cremisi n° 10-11/1978 apprendiamo  che “recentemente”  nella Villa di Riposo per ufficiali di San Remo, alla veneranda età di 94 anni, è deceduto il Bers. Gen. Ignazio Pisciotta. Era nato a Matera da genitori modesti e semplici. Muti­lato in guerra, più volte decorato al valor militare e promosso ai gradi superiori sul campo di battaglia, Ignazio Pisciotta era stato riconosciuto come l’autore delle due frasi scritte su ruderi di case vicine al Piave alla vigilia della grande battaglia del 1918:  Tutti eroi! o il Piave o tutti accoppati; ed un’altra Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora!

Rimasto ferito nella battaglia della Sìrte nel 1916, aveva perso l’uso della mano destra. In seguito apprese  ad usare la mano sinistra e dopo la ritirata di Caporetto, chiese di tornare in servizio. Poiché la sua domanda si era persa nei meandri della burocrazia (anche allora !) , raggiunse il fronte per offrire la sua collaborazione almeno come ufficiale dì collegamento. Questa sua richiesta fu accolta e, alla vigilia della battaglia del Piave, quell’uomo che i soldati chiamavano bonariamente « la Befana »> per certe sue periodiche distribuzioni di doni, fu  considerato un « apostolo ». Poiché minorato, aveva escogitato un sistema per incoraggiare le truppe al fronte , si era legato all’arto immobilizzato un pentolino contenente della vernice e, munito di un pennello, scrisse a Fagaré le storiche frasi sopra ripor­tate e altre ancora tratte dalla sua inesauribile fantasia e dalla sua varia cultura. Dopo la guerra aveva studiato scultura a Firenze, ove aveva aperto  per­fino uno studio con lo pseudonimo di Aldo Cadige. Prima dì ritirarsi nella casa dì riposo di Sanremo era stato impiegato quale Segretario del Museo Storico dei Bersaglieri di Porta Pia a Roma.

                                                                      ALTER   

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Colonnello dei Bersaglieri in congedo assoluto, è nato a Bari il 14 agosto 1930. Dopo aver militato nel I Battaglione del 1° Reggimento Bersaglieri in Roma e successivamente nel 182° Reggimento Fanteria Corazzato “Garibaldi” in Sacile, ha prestato servizio quale Istruttore Militare di Educazione fisica nella Scuola di Fanteria di Cesano e poi nel Comando NATO della Forza Mobile terrestre di A.C.E. in Heidelberg, Germania; in seguito presso lo Stato Maggiore dell’Esercito, ha diretto per 22 anni la Biblioteca interna dell’Ufficio. È autore del volume "Le cinquecentine" della Biblioteca Militare Centrale, di un saggio "Appunti per una storia del rancio e dell’alimentazione militare" apparso in Memorie Storiche Militari - 1982 e del volume redatto con il concorso di Alfonso Bartolini "I Militari nella Guerra Partigiana in Italia 1943 - 1945", edito nel 1998 dallo SME Ufficio Storico nonché di numerosi altri saggi, articoli e recensioni apparse su varie riviste specializzate fra le quali “Rivista Militare” ,“il Quadrante”, “UNUCI“ e “Patria Indipendente” . Nel 1999 è stato eletto Presidente della Sezione ANB “Andrea Baldi” di Roma e dopo aver collaborato per diversi anni al periodico “Fiamma Cremisi, edito dalla Presidenza Nazionale, ne ha diretto per oltre due lustri la stesura e la Direzione e inoltre ha provveduto alla Redazione dell’annuale Calendario Associativo.