La sezione Bersaglieri “Luciano Manara” di Milano


La storia della sezione milanese delle Fiamme cremisi ha inizio nel 1887. Il sodalizio è costituto in quell’anno con il nome di “Società di Mutuo Soccorso fra i Bersaglieri in Congedo”.  Dopo  la Grande Guerra, l’afflusso di reduci fra i soci è notevole e, pur continuando ad esistere la “Società di Mutuo Soccorso”, essi danno vita alla associazione bersaglieri “Luciano Manara”, con presidente Luciano Dalai. E’ il 1921 e, in occasione della traslazione del Milite Ignoto da Aquileia all’Altare della Patria, a Roma si costituisce la Federazione Nazionale Bersaglieri, primo passo verso il sodalizio nazionale. Nel 1927 è costituita la fanfara “Manara”, con Mario Sironi quale co-fondatore e poi Capo fanfara.  

Nel 1943 la sede milanese di via Unione è distrutta da un bombardamento. Data la situazione di conflitto, la sezione chiude e riapre nel 1945 trovando di volta in volta ospitalità presso la sede dei Volontari (galleria Vittorio Emanuele), il ristorante Candidezza (via Unione 8) e in varie altre sedi provvisorie fino al 1951. A fine guerra, bersaglieri della R.S.I. e bersaglieri dell’Esercito del Sud che combatterono a Montelungo si stringono la mano in completa ed esemplare pacificazione. Aveva vinto il piumetto. Nel 1952, (sede in via Borgonuovo 25) con la quasi unanimità di voti diviene presidente della “Manara” Giuseppe Follini. Uomo di grande carisma, darà alla sezione milanese un significativo impulso. L’attività, con partecipazione a cerimonie patriottiche e raduni bersagliereschi, assistenza ai soci bisognosi, serate di gala con feste da ballo, squadre sportive e gite per i soci, riprende negli anni Sessanta con il massimo vigore. Nel 1974 si ha la costituzione della Pattuglia ciclisti.

Nel 2002, la “Luciano Manara” conta oltre 700 iscritti fra bersaglieri e “simpatizzanti”. Purtroppo la sospensione della leva avvenuta nel 2004 vedrà inevitabilmente calare il numero dei nuovi soci. Attuale Presidente è il bers. Paolo Cavenaghi e Vice Presidente il bers. Piero Dragan.