BATTAGLIE DI NATALE SUL FRONTE RUSSO 1941-42

 

Milano, 22 dicembre 2018 – Come ogni anno, la sezione A.N.B. “Luciano Manara” ha celebrato con quasi duecento convenuti la ricorrenza delle “Battaglie di Natale” sul fronte russo nel 1941 e 1942, presso la Scuola Militare “Teulié”. La struttura della scuola ha infatti un legame con il reggimento Bersaglieri più decorato dell’Esercito italiano in quanto esso occupò quegli spazi negli anni Cinquanta, prima del suo trasferimento a Novara. Presenti il Medagliere della A.N.B. Lombardia con il Presidente Regionale Armando Bignotti, il Medagliere della Provincia di Milano con il Presidente Angelo Crivelli e numerosi labari di sezioni del Nord Italia, l’odierna edizione è stata resa ancor più prestigiosa dalla partecipazione del Presidente Nazionale bers. gen. Ottavio Renzi, il quale ha passato in rassegna schieramento e fanfara della “Luciano Manara” per poi deporre una corona d’alloro alla lapide che nell’atrio della Scuola ricorda il glorioso Terzo.
«E’ per me un onore avervi qui – ha esordito nel suo saluto il colonnello Daniele Pepe, comandante della Scuola Militare – perché questa fu la casa di voi bersaglieri e continuerà ad esserlo quando lo vorrete». Dopo la Santa Messa officiata in memoria di quanti si sacrificarono per il dovere, ha preso la parola il Presidente della “Luciano Manara”, bers. Paolo Cavenaghi, evidenziando come la società attuale tenda purtroppo a rubarci la memoria. Quindi ha premiato con un attestato i bersaglieri Carlo Colombo, Emilio Giani e Gianmario Talamona per i loro 50 anni di fedeltà associativa. Poi Ernesto Alviano, Girolamo Bertone e Gianbasilio Nova per i 25 anni.
Agli attestati è seguito un filmato d’epoca che raccontava l’avanzamento del Terzo in terra sovietica e, con riprese più recenti, l’intervista ad anziane donne ucraine che ricordavano di aver ospitato i bersaglieri nelle loro isbe.
Agli interventi di chiusura, il bers. ten. col. Ermenegildo Messina della Nato di Solbiate Olona (VA) ha portato i saluti del Comandante Roberto Perretti e si è intrattenuto sulle gesta del Terzo Reggimento e del suo mitico comandante, colonnello Aminto Caretto. Successivamente la parola è passata al nostro Presidente Nazionale che ha sottolineato come «noi bersaglieri non ci dobbiamo limitare a ricordare. Ma dobbiamo mettere tutto il nostro impegno per “far” ricordare. Affinché sia la società civile, con le sue istituzioni, a rievocare alla collettività nazionale la memoria e il rispetto della Storia.»
Il momento di commozione è stato quando, alla “Preghiera del Bersagliere”, il Capofanfara Stefano Spina ha suonato il “Silenzio” con una tromba che appartenne alla fanfara del Terzo in Russia e diffuse le sue note in quelle gelide lande. Strumento che venne avventurosamente recuperato dal “fanfarone” della “Manara” Sergio Capucci. Al “rompete le righe”, è seguito il tradizionale rifresco con panettone e bollicine.
Grazie a Daniele Bai dei bellissimi scatti!