RADUNO BERSAGLIERI CENTRO ITALIA

 

Cento, mille cappelli piumati a Monterotondo.

Una 2 giorni di forti emozioni per radunisti e pubblico festoso e commosso ha caratterizzato il fine settimana di Monterotondo (Roma), con l’arrivo di bersaglieri provenienti da diverse regioni del Centro Italia, comprese quelle che hanno vissuto nel recente passato la tragedia del terremoto.

Alla presenza di Autorità civili e militari che hanno voluto attestare la stima e la simpatia verso il corpo dei Bersaglieri, hanno sfilato, di corsa e accompagnati dalle gioiose fanfare, uomini e donne di ogni età, in servizio e in pensione, accumunati da un amore senza riserve per lo storico cappello piumato.

L’evento, organizzato dalla Sezione di Monterotondo – Mentana presieduta dal Generale Antonio Capobianco in stretta sinergia con la presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, con il patrocino e il supporto della locale Amministrazione Comunale e dell’Esercito, ha consentito di incrementare la conoscenza dello storico Corpo militare, specie tra i più giovani e di consolidare i rapporti di amicizia tra gli associati delle 6 Regioni interessate (Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo e Sardegna).

Una bella manifestazione, una festa per gli occhi e le orecchie dei presenti, in una cornice suggestiva come quella del Centro storico della cittadina eretina, insignita della medaglia d’argento al valor militare per l’eroica resistenza e per i sacrifici della sua popolazione durante la seconda guerra mondiale.

Il corpo dei bersaglieri, particolarmente amato per la professionalità, serietà e senso del dovere sempre dimostrati in Italia e all’Estero e per l’importanza che ha avuto nella storia dell’Italia, si è ritrovato, così, ancora una volta, per suggellarne lo spirito che non viene scalfito dallo scorrere del tempo.

Sempre accumunate dallo stesso filo conduttore, il tempo, tra le attività che hanno arricchito il raduno, non sono mancate interessanti iniziative collaterali quali la Conferenza sulla Prima guerra mondiale tenutasi presso il Teatro Ramarini di Monterotondo e una esposizione di prestigiose auto e moto d’epoca, civili e militari, che hanno riscosso grandissimo interesse tra giovani e meno giovani.

Uno stile di vita, quello del bersagliere che, con il cuore nel passato e la mente proiettata al futuro, ha trovato concreta espressione nel Premio “Romualdo Federici”, da diversi anni rivolto agli alunni delle scuole primarie dei Comuni di Monterotondo e Mentana al fine di stimolarne la conoscenza della storia, sede delle nostre radici e fonte di ammaestramento per il futuro.

Non è un caso che gli stessi studenti, quali ideale ponte tra passato e futuro, hanno chiuso lo sfilamento dei bersaglieri.