Presentata al Circolo Unificato Militare la storia vera del “Sogno di Carzano”
Nell’ambito delle rievocazioni a studio della Grande Guerra, il Circolo Unificato Militare di Piacenza, unitamente al “Comitato 18 settembre 1917” di Carzano (Trento) e alla delegazione di Piacenza della “Gebetsliga Carlo d’Asburgo”, ha ricordato la vicenda bellica “Sogno di Carzano”, ricostruita con fedeltà storica in “1917-2017 CARZANO – Un tentativo di sfondamento in Trentino a un mese da Caporetto”, libro dedicato a una battaglia particolarissima e poco conosciuta, combattuta a Carzano, un paesino della Valsugana, in Trentino. La pubblicazione è stata curata da componenti il “Comitato 18 settembre 1917”: dottor Pierluigi Briganti di Milano, prof. Marco Cimmino di Bergamo, prof. ssa Rossella Giust di Verona, col. Luciano Salerno di Bologna, dottor Luca Girotto di Borgo e dal piacentino prof. Maurizio Dossena con altri contributi e testimonianze e acquerelli del prof. conte Otto Galliano Rosset di Monticello.
Le pagine del libro raccontano il tentativo abortito di sfondare le linee austroungariche in Valsugana, sfruttando il tradimento di un gruppo di ufficiali e sottufficiali slavi, che proposero agli italiani di drogare un battaglione bosniaco, per favorire una puntata offensiva verso Trento; alcune altre pubblicazioni ne hanno parlato e, almeno sulla dinamica dei fatti, non vi è più alcun mistero. Quello che ancora mancava, e che questo libro introduce nel panorama storiografico della Grande Guerra sul fronte italiano, è un’analisi degli antefatti, dello svolgimento, delle implicazioni e delle ragioni dei fatti di Carzano: una riflessione sulle molte strade che si incrociarono nei dintorni di questo piccolo paese della Valsugana in quel settembre 1917, sugli uomini che furono i protagonisti dei fatti, sulle idee che li animavano, sui motivi per cui un’azione potenzialmente in grado di cambiare il corso della guerra in Trentino si trasformò in una piccola, drammatica, catastrofe militare.
Nel salone del Circolo Ufficiali, il Prof. Maurizio Dossena, delegato per Piacenza della “Gebetsliga Carlo d’Asburgo”, dopo aver ringraziato per la calda ospitalità il presidente Colonnello Salvatore També, ha rivolto il saluto di benvenuto agli ospiti giunti da diverse località: la folta rappresentanza del “Comitato 18 settembre 1917 Carzano”, con la Presidente Piera Degan (che ha formulato un indirizzo di saluto) e il Sindaco di Carzano (TN) dott. Cesare Castelpietra. Il Vice-Sindaco avv. Elena Baio ha espresso il saluto della nostra città. Dossena ha quindi posto l’accento sul significato della presentazione dello studio sul “Sogno di Carzano” e dell’annesso interessante DVD, già presentati a Carzano in settembre (a un secolo dall’evento) e a Bologna, e oggi a PC. Si si tratta, ha detto, di ridare spazio a un evento a lungo sepolto dalla volontaria condanna al silenzio, a quella verità che è “l’unica carità concessa alla Storia”, nell’auspicio che essa abbia a trasparire a tutti i livelli: ricerca accademica, divulgazione di vari livelli, libri di scuola. A Carzano, specie nelle annuali cerimonie di rievocazione, si respira un’aria di genuina riconciliazione fra ex nemici, in uno spirito autenticamente europeo.
Al termine il Col. També ha fatto omaggio del Crest del Genio Pontieri di Piacenza a Piera Degan e al Sindaco Castelpietra e di un oggetto ricordo ai Relatori.
Tra le persone che hanno superaffollato il salone del Circolo Ufficiali, il Delegato nazionale della Gebetsliga Mons. Arnaldo Morandi; Don Stefano Antonelli Assistente ecclesiastico della sezione piacentina dell’Istituto Nazionale Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon; una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, sezione di Piacenza (in divisa con cappello piumato) col Presidente Sig. Rizzitiello; il Coordinatore provinciale di Forza Italia Jonathan Papamarenghi; il marchese Ludovico Lalatta, lontano parente del protagonista del fatto di Carzano. Dossena ha portato anche il saluto dell’Arciduca Martino d’Austria-Este, nipote dell’ultimo Imperatore Carlo d’Asburgo, e del Presidente del Centro di Studi Storico Militari di Bologna Col. Luciano Salerno, autore di uno dei capitoli più rilevanti del libro presentato, quello sul servizio Informazioni del Regio Esercito Italiano.